Epidemiologici, dati sperimentali e clinici supportano l'idea che l'infezione da verme fornisce protezione contro IBD. Tuttavia, il trattamento di pazienti con vermi viventi può avere gravi inconvenienti quali infezione e/o l'invasione del parassita ad altri tessuti. Pertanto, la terapia con proteine verme derivato potrebbe fornire una forma più accettabile di trattamento.
Un articolo di ricerca pubblicato il 14 febbraio 2010 nella World Journal of Gastroenterology affronta questa domanda. Il gruppo di ricerca guidato dal professor Pelckmans presso l'Università di Anversa ha utilizzato un modello murino di colite sperimentale per studiare l'effetto terapeutico benefico di proteine derivate da vermi su infiammazione e disturbi della motilità gastrointestinale. Questo documento illumina ulteriormente l'effetto terapeutico di proteine verme sulla colite studiando l'effetto sul processo infiammatorio e sui disturbi della motilità. I risultati concordano con gli studi precedenti che mostra un effetto benefico di infezione worm su infiammazione intestinale e di proteine di worm in modelli sperimentali animali di asma e diabete di tipo 1.
L'induzione di colite nei topi provoca gravi alterazioni della motilità gastrointestinale, come aumento del tempo di transito intestinale e abrogazione di attività peristaltica del colon, come si è visto nei pazienti IBD. Questo documento descrive che il trattamento con proteine verme provoca normalizzazione del tempo di transito intestinale e miglioramento dell'attività peristaltica del colon in topi con colite. Il trattamento degli animali di controllo con proteine di worm non ha influenzato la motilità gastrointestinale. Inoltre, l'attenuazione dell'infiammazione e miglioramento di disturbi della motilità dopo il trattamento con proteine vite senza fine sia visualizzata contemporaneamente. Questo solleva la questione se l'effetto benefico delle proteine vermi sulla motilità gastrointestinale è direttamente o indirettamente legato al miglioramento dell'infiammazione.
Inoltre, il documento riporta anche un cambiamento nell'equilibrio tra diverse sottopopolazioni di linfociti T (Th1, Th2, Th17 e Treg), dopo l'induzione di colite e il trattamento con proteine di worm. L'effetto terapeutico di proteine senza fine sembra essere mediato da un percorso che coinvolge le cellule Th1 immunologica, Th17 e Treg. Svelare l'interazione tra il sistema immunitario e il sistema nervoso amplierà la nostra conoscenza su come le proteine senza fine influenzano la motilità gastrointestinale. Più ricerca su questo argomento è molto attesa.
Questo studio dimostra che il trattamento con proteine di worm attenua l'infiammazione intestinale e normalizza disturbi della motilità gastrointestinale nei topi con colite. Questi risultati dimostrano che le proteine verme, influenzando infiammazione intestinale ed i relativi sintomi durante colite, possono fornire un'opzione attraente nella gestione di infiammazione gastrointestinale in pazienti IBD.
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